Hamkâri

«Hamkâri. Hamkâri in persiano vuol dire collaborazione. Se noi tutti, nel mondo, lavoriamo insieme, costruiamo un bel mondo» mi ha detto Mahdi Heydari durante la sua intervista. Ed è proprio il lavoro uno dei motivi principali per cui si emigra, ha aggiunto Gabriel Maria Sala, antropologo e psicologo. Mettere una persona nelle condizioni di lavorare è uno dei modi di valorizzare l’individuo e di creare nuovi tessuti sociali. Ognuno porta con sé una storia, una cultura, tradizioni spesso millenarie, e in questo modo «possiamo avere un tesoro che vivifica il nostro paese». Perché storicamente ogni territorio è costruito sulla stratificazione delle migrazioni, e quello altoatesino è uno di tanti esempi. «Questo ci permette di pensarli non come un’eccezione, ma come un andamento della vita nel mondo», conclude Sala, riferendosi ai fenomeni migratori. Per cercare di comprenderli meglio ho indagato la storia dei singoli, in un dialogo con dieci persone, scoprendo cosa avessero lasciato, cosa hanno trovato, e quale sia oggi il significato che intimamente attribuiscono al concetto di Heimat.

Questo video è stato realizzato all'interno del progetto
"un'impronta del mondo in Alto Adige".

Ente gestore e realizzazione del progetto: Volontarius ONLUS
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Con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.